Trasparenza e integrità

La trasparenza riveste oggi un ruolo fondamentale nei confronti dei cittadini e dell’intera collettività, poiché rappresenta uno strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle amministrazioni che svolgono un ruolo di pubblico interesse così come sancito dall’art. 97 della Costituzione, per favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa in modo tale da promuovere la diffusione della cultura della legalità e dell’integrità.

In particolare, l’articolo 1 del Decreto Legislativo 33 del 15 marzo 2013 dà una precisa definizione della trasparenza, da intendersi in senso sostanziale come “accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione.

Il pieno rispetto degli obblighi di trasparenza costituisce livello essenziale di prestazione, come tale non comprimibile in sede locale, e inoltre un valido strumento di prevenzione e di lotta alla corruzione, garantendo in tal modo la piena attuazione dei principi previsti anche dalla normativa nazionale e internazionale.

Accanto al diritto di ogni cittadino di accedere ai documenti amministrativi che lo coinvolgono così come previsto dalla Legge n. 241/1990, ci sono precisi doveri posti in capo alle pubbliche amministrazioni di rendere conoscibili alla collettività la totalità delle informazioni su organizzazione e attività erogate.

Il D.Lgs. 33 del 15 marzo 2013 ha introdotto il diritto alla conoscibilità, che consiste nel diritto riconosciuto a chiunque di conoscere, fruire gratuitamente, utilizzare e riutilizzare documenti, informazioni e dati pubblicati obbligatoriamente, nonché il diritto di accesso civico, sancendo il principio che l’obbligo di pubblicare documenti, informazioni o dati previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione.

Il decreto, fra l’altro, assegna definitivamente anche alle pubbliche amministrazioni locali l’obbligo di predisporre il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità” adottato dall’organo di indirizzo politico-amministrativo, da aggiornarsi annualmente.

Il programma contiene:

  • gli obiettivi che l’ente si pone per dare piena attuazione al principio di trasparenza;
  • le finalità degli interventi atti a sviluppare la diffusione della cultura della integrità e della legalità;
  • gli “stakeholder” interni ed esterni interessati agli interventi previsti;
  • i settori di riferimento e le singole concrete azioni definite, con individuazione delle modalità, dei tempi di attuazione, delle risorse dedicate e degli strumenti di verifica.

Le misure del Programma triennale sono collegate, sotto l’indirizzo del responsabile, con le misure e gli interventi previsti dal Piano di prevenzione della corruzione. A tal fine, il Programma triennale della trasparenza costituisce di norma una sezione del Piano di prevenzione della corruzione.

Gli obiettivi indicati nel Programma triennale della trasparenza sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa dell’amministrazione, definita in via generale annualmente con la formulazione degli obiettivi da raggiugere.

La promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un’area strategica di ogni amministrazione, che deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e individuali.

Organigramma
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